Golbosfera

In questo articolo parlerò della Golbosfera (golb è blog al contrario, quindi golbosfera in sostituzione di blogosfera), una sorta di universo virtuale di mia creazione riservato agli/alle amanti della riflessione, della tranquillità, dei sogni e della fantasia. Ma non solo.

La Golbosfera si trova in una zona spaziotemporale indefinita che potrebbe essere più vasta dell’universo, ma anche talmente densa e microscopica da essere confinabile sulla capocchia di uno spillo.
Lì il principio di indeterminazione di Heisenberg non si applica, perché è osservabile solo dall’interno e mai dall’esterno. Di conseguenza esiste e non esiste; e qui si potrebbe invece applicare il paradosso del gatto di Schrödinger, se non fosse che noi i gatti li vogliamo sempre e solo vivi. Ma non poteva usare la suocera come cavia?
Nella Golbosfera si trova una struttura immaginaria omonima, volatile ma costantemente presente: immaginatela come un ostello. Le sue dimensioni volumetriche non sono mai statiche, perché variano in base al numero di ospiti presenti.
Alla Golbosfera vi si può accedere solo dopo le ore 23:00 e solo quando ci si trova nel proprio letto. Non occorre alcun invito: è sufficiente chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare dalla fantasia.
Un minuto nella realtà equivale a ventiquattro ore nella Golbosfera; in questo modo è possibile compensare le differenze temporali dovute al fuso orario.
L’abbigliamento all’interno della Golbosfera è semplice e informale: pigiama, vestaglia e pantofole. Il nudismo non è consentito, mi spiace.
La Golbosfera è suddivisa in due zone e ha dei parametri immutabili che elencherò nel corso della descrizione.

La prima zona è formata unicamente da stanze singole. Qui ogni ospite può accedere liberamente e senza restrizioni allo spazio a lui/lei assegnato, ma non può in alcun modo ricevere visite. Leggendo nella mente e nel cuore della persona, la stanza materializza istantaneamente l’arredamento più affine ai suoi sentimenti e desideri.
L’ospite può decidere la temperatura della stanza, l’ora del giorno e quale attività svolgere. Ogni stanza è insonorizzata e non c’è il rischio di disturbarsi a vicenda. C’è anche un bagno privato munito di wc, lavandino, bidet, doccia e vasca. Uscendo dal bagno è sufficiente chiudere la porta per farlo tornare lindo e pulito com’era prima di averlo usato.
Sono disponibili un piccolo frigo, un forno elettrico e un lavandino che eroga acqua potabile. Gli alimenti sono in linea con i gusti della singola persona, ma sono tutti di origine vegetale e non animale, così come i materiali disponibili all’interno della Golbosfera.
C’è ampia libertà di scelta sulle attività che si possono svolgere in una stanza: dormire, pensare, leggere, scrivere, guardare film, videogiocare, mangiare, cantare, ballare e tanto altro, ma niente di pericoloso e nocivo.
Un elemento in comune con tutte le stanze è l’ambiente esterno. Se è stata scelta una stanza munita di finestra, si potrà ammirare un panorama immutabile: montagne innevate in lontananza, boschi, prati fioriti, ruscelli e stagni nelle immediate vicinanze dell’ostello. L’ambiente è incontaminato e non c’è alcun segno di antropizzazione a eccezione dell’ostello.

La seconda zona è in condivisione con altri ospiti, ma vi si può accedere solo provando un disinteressato amore per i gatti. Non c’è assolutamente alcun modo di trasgredire a questa regola.
Se amate i gatti, spalanchiamo le porte della grande sala comune.
Qui potrete conversare liberamente con altri ospiti, in gruppi o in coppie. Come sottofondo udirete il ticchettio di un orologio a pendolo, il fuseggiare dei gatti, lo scoppiettio della legna nel camino e il tenue chiacchiericcio degli ospiti, i quali sono cordialmente invitati a mantenere un certo decoro per non risultare molesti.
L’ora del giorno è fissa sulle 23:00 e non si può alterare; le scorrere delle ventiquattro ore è impercettibile per gli ospiti. Le luci calde emanate dalle lampade da parete (niente lampadari) sono artificiali, ma tenui e soffuse per non affaticare la vista. Anche la temperatura è stabile sui 20 °C. Il pavimento è ricoperto interamente da un tappeto di un colore che ricorda quello della sabbia del deserto; chi vuole può togliere le pantofole e camminare scalzo/a.
Ci sono poltrone, divani, sedie a dondolo, cuscini e kotatsu (i tavolini giapponesi muniti di coperte e riscaldamento). Ogni ospite può accomodarsi dove desidera e ha la facoltà di spostare il mobilio per aggregarsi ad altre persone o rimanere più defilato.
Sono tollerati consensuali approcci sentimentali di coppia mantenendo un certo contegno, ma non volgari ammucchiate finalizzate a soddisfare effimeri bisogni carnali.

Nella Golbosfera (stanze private incluse) sono banditi alcolici, bevande energetiche, sigarette, ogni tipo di sostanza stupefacente o che abbia la capacità di alterare lo stato mentale. A richiesta, servendosi di un distributore automatico dalle fattezze di una credenza ottocentesca in stile provenzale, nella sala comune viene servito l’infuso di tè, disponibile in tutte le varianti esistenti e personalizzabili: deteinato, aromatizzato, Oolong, Earl Grey e via dicendo. Chiedete e vi sarà dato, senza limiti.
Sui tavolini si possono trovare plance per giocare a dama, scacchi, go, mahjong, tombola e così via, oltre a mazzi di carte (incluse quelle collezionabili) e diversi giochi di società. Ci sono anche taccuini e penne a disposizione, nel caso si voglia giocare di ruolo. Non è in alcun modo consentito il gioco d’azzardo.
Volendo si può semplicemente conversare appartandosi accanto al grande camino a legna che illusoriamente riscalda e illumina la stanza comune. Si può anche leggere prelevando un libro da una delle librerie presenti nelle nicchie murarie.
Se tutti gli ospiti presenti sono d’accordo, è possibile servirsi di un piccolo palco per recitare le proprie poesie.
Come anticipato sono presenti dei gatti, tantissimi gatti. Stazionano tra la Golbosfera e il Gattoverso, per questo non ne vedrete mai più di una ventina per volta. In genere ronfano nelle cucce, ma possono anche passeggiare liberamente e, volendo, interagire con gli ospiti.

Chi vuole respirare un po’ di aria fresca può uscire in veranda o salire in terrazza.
L’ambiente è il medesimo osservabile dalle finestre delle stanze, ma l’ora e la temperatura coincidono con quelle della sala comune (23:00 e 20 °C).
Si può ammirare il cielo stellato senza inquinamento acustico e rumori derivanti da attività antropiche. Una barriera invisibile impedisce di allontanarsi dalla veranda o di cadere dalla terrazza; ha effetto sia sugli ospiti sia sui gatti, quindi non c’è pericolo che scappino.
Nella veranda non c’è alcun mobilio, ma si può utilizzare quello presente nella sala. Invece in terrazza sono stati predisposti dei comodi materassini sui quali adagiarsi per rilassarsi mentre si ammira il cielo stellato, immaginando di fluttuare senza peso nello spazio profondo. Sempre qui si possono utilizzare i binocoli a infrarossi per ammirare la fauna da lontano.
L’ostello è illuminato all’esterno per facilitare gli spostamenti, ma le lampade possono essere spente in qualunque momento.

Nell’arco delle ventiquattro ore di soggiorno si può socializzare con altri ospiti così come isolarsi completamente da loro. Inoltre è possibile andare e venire dalla stanza o dalla sala comune senza limitazioni (se non quella relativa ai gatti). Tuttavia il contenuto della stanza si smaterializza se supera la soglia della porta, mentre una barriera invisibile impedisce di introdursi in stanze diverse dalla propria.
Scaduto il termine delle ventiquattro ore ci si risveglia nel proprio letto e l’esperienza nella Golbosfera viene vissuta come un sogno, perdendo la memoria dei volti e dei nomi derivanti da eventuali interazioni sociali.
In caso di successivo soggiorno non si può escludere di conoscere persone nuove, così come di ritrovarne di vecchie, proprio come nella blogosfera.
L’appuntamento è fissato ogni notte allo scoccare delle ore 23:00, con stanze che variano di continuo struttura e arredamento in relazione anche al proprio stato d’animo. Perché potete anche mentire a voi stessi, ma la Golbosfera è in grado di scrutarvi dentro.

Trascorre la notte, altre immagini si susseguono nella mente, gli occhi si riaprono. È il momento della penitenza e di un nuovo giorno nel mondo reale.

Vittorio Tatti

15 pensieri su “Golbosfera

  1. Gatti e cielo stellato…. wooowowowow! Il bagno che torna pulito appena chiudi la porta alle spalle, poi, è impagabile… Mi precipito a prenotare… ‘nanotte.
    (certo che ne hai fantasia,Vitt 😆😆, me ne basterebbe il due per cento e andrei alla grande 😄😄)

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