Per molti di voi quello che ho fatto potrebbe non avere senso, ma forse non è importante che ce l’abbia. Quello che conta è la motivazione, e questa musa segreta ha avuto la capacità di attrarmi a sé pur senza attrarmi a sé.
Per quanto mi riguarda basta e avanza per dedicarle una raccolta di poesie. In un certo senso l’ho resa immortale, anche se lei non se ne rende conto.
Solo io conosco il suo nome e cognome e il suo volto. Solo io so quanto può essere dolce ed estasiante la fantasia di una sua carezza, di un suo bacio; che certo non può reggere il confronto con la realtà, ma nel mio caso si tratta solo di pura ispirazione. Per uno innamorato dell’amore a volte basta. Non sempre, ma qualche volta ci si deve accontentare.
Lei non sa niente, io non pretendo nulla e nessuno si fa male. Tutto qui.
Sussurrando alla musa è disponibile ora su Amazon e altre librerie digitali.
Vittorio Tatti
Ma che bello
Ma questa musa esiste per davvero??
Certo, l’avevo pure menzionata in passato con un nomignolo.
Cavoli…..e dove l’hai conosciuta??
Ovviamente sul blog.
Ma daiiiiiii che figo….e lei non lo sa?
Direi proprio di no.
Sono curiosissima…..come sai😀
Mi dici di lei in pvt??
Ci penso un attimo.
Va bene
Complimenti Vittorio 😉
Grazie, anche se può farlo chiunque.
Non proprio. Bisogna essere ispirati per scrivere poesie e tu lo sei stato 😉
La trovo una storia bellissima!
Evviva la tua musa (che purtroppo non sa di esserlo)!
Va bene anche così.
Vedo che in qualche modo hai seguito il mio consiglio. 🙂
In bocca al lupo per questa raccolta 🤞
Grazie, anche se a me basta averla scritta.
E’ bello poter trovare ispirazione, è come stare in uno stato di grazia,, e non accade spesso … Sono contenta per te … 🙂 … Ti giro una definizione di Musa di Germaine Greer, che condivido “Una musa è tutto meno che una semplice modella: è la parte femminile dell’artista maschio, con la quale egli deve avere rapporti, se desidera concepire un nuovo lavoro. E’ l’anima del suo animus, lo yin del suo yang, tranne che per il fatto che è lei, la musa, a penetrare il suo artista, in una completa inversione dei ruoli di genere, ed è lui, l’artista, a portare avanti la gestazione, a partorire il suo lavoro, dall’utero della mente”.
Definizione interessante.
Penso di condividerla.
A me piace perchè non relega la musa a una figura marginale, ma quasi essenziale … “La scintilla che accende il fuoco”.
Togli pure il quasi.
La musa esiste anche senza il poeta, ma non viceversa.
Avevo paura di offendere il poeta, per cui ci sono andata soft … Depenna il quasi … 🙂 …
Magari, in qualche modo, queste poesie arriveranno anche a lei…
Non vorrei sbilanciarmi troppo, ma sì.
Mi sono collegata dal PC dell’ufficio e mi è arrivato uno dei soliti suggerimenti Amazon che però mi è risultato famigliare. “Ciao Abbiamo trovato qualcosa che potrebbe piacerti : Sussurrando alla Musa” … 🙂 …
Cosa non si farebbe per vendere…
PS: Non elargisco tangenti ad Amazon.
Ah, questi algoritmi … Non gli scappi mica … 🙂 … Beh, fanno il loro lavoro, promuovere i prodotti in vendita !