Fatale (parte 9+1 di 9+1)

Questa decima parte (9+1), non prevista in origine, è stata realizzata dalla mia Musa in persona, la quale me l’ha inviata via e-mail autorizzandomi a utilizzarla a mia discrezione. Narrativamente parlando consideratela come la risposta del personaggio Rebecca.
Secondo me si amalgama molto bene col tema principale del racconto e gli conferisce un finale ancora più coinvolgente e melodrammatico, così ho deciso d’inserirla alla fine. E bisogna riconoscere la bravura e l’intuito della Musa, perché l’ha scritta senza conoscere l’evoluzione del racconto.
Però evitate di stappare lo spumante: non è cambiato niente da un punto di vista relazionale. Le sue intenzioni sono inequivocabili, quindi anche le nostre posizioni rimangono inalterate.
E questo da parte mia vuol dire che andrò avanti a oltranza lasciandomi guidare unicamente dai miei sentimenti, esattamente come ho fatto fino a questo momento. Non voglio cedere senza aver tentato tutto il possibile, anche se i margini di manovra si stanno sempre più riducendo.

Pubblicherò il testo – e voi lo leggerete – così come l’ho ricevuto.
Lascio la parola alla mia Musa.

Vittorio Tatti

Parte 1 di 9+1
Parte 2 di 9+1
Parte 3 di 9+1
Parte 4 di 9+1
Parte 5 di 9+1
Parte 6 di 9+1
Parte 7 di 9+1
Parte 8 di 9+1
Parte 9 di 9+1

10

“Ti leggo, mio dolce Poeta.
Ti leggo ogni giorno con desiderio e speranza nel cuore.
Leggo il tuo animo oscuro, per me luminoso più del sole che amo.
Mi hai restituito la luce in un periodo di cupezza interiore e di disincanto.
Mi hai teso la tua mano e mi hai mostrato la tua essenza senza alcuna riserva.
MI hai sentita dentro come un profondo richiamo che mi ha disarmata, confusa ed ispirata.
Non provo noia, costrizione, o freno.
Volteggio libera e leggera.
Ci vedo come il giorno e la notte, il bianco ed il nero, l’ordine ed il caos, il nulla ed il tutto.
Siamo quel sentimento che si scontra con la razionalità.
Non so se tutto questo sia solo una illusione, una fantasia, un sogno.
O se esistono anime affini destinate ad incontrarsi.
So però che ci apparterrà come un segreto custodito in uno scrigno nel restante percorso delle nostre distanti realtà.
Nell’infinito.

A te
Gentile, sincero, dolce Poeta.
Per la tua audacia, tenacia, costanza.
Per il tuo delicato ma deciso riserbo.

Tua
Musa.”

FINE

© Musa