A Èlla, la Mùsa

Poèta rammenta albeggiar d’amore
scrutando malenconici penseri
in profonde pieghe di tempo e core
parea si fosser conosciuti ieri.

L’avea ‘mmaliato con suadente viso
l’avea trafitto con possente garbo
a Èlla avrebbe donato felice sorriso
a Èlla sola avrebbe concesso sguardo.

Da rozzo poetàr che a Èlla dedecava
Mùsa senteva di Poèta richiamo
dolce cortesia gentil’Èlla lodava
strozzando audacia d’un caldo ti amo.

© Vittorio Tatti

Tutto per te

Vorrei essere sole e luna

per svegliarti al mattino e cullarti la notte.

Vorrei essere vento e mare

per sfiorare delicatamente il tuo corpo.

Vorrei essere carbone e diamante

per donarti saggezza e bellezza.

Vorrei essere musica e romanzo

per danzare nelle tue emozioni.

Vorrei essere bacio e carezza

per far vibrare i tuoi sentimenti.

Vorrei essere l’uomo che amerai

per trovare la combinazione del tuo cuore.

© Vittorio Tatti

Canto misterioso

Fatale caos nel cuor mio
manifesta incertezza di debole amore
afflitto nel tempo senz’avvenire.

Senza lacrime in un muto dolore
agognai sorrisi e carezze
cercando facile lode e fragile attenzione.

Vagando da un porto all’altro
che di nodi nemmeno avevo esperienza
mi credevo ammiraglio di sentimenti.

Mutevoli battiti senza rotta
l’ago della bussola diniego al Nord
la nave condusse alla deriva.

Di Ulisse ricordai l’impiccio
quando udii tentazione d’udito
e ad esso abbandonai mia fierezza.

Canto misterioso di sirena angosciata
di tal melodia tentai di appropriarmi
ma in schiuma di mare essa svanì.

Tristezza dilagò in me e nel gorgo
non di mare ma d’amore
finii risucchiato ma non affogato.

Nell’isola del passato approdai
ma deserta di ospitalità mancai
di trovare conforto e calore.

Distante scialuppa vidi vagare
nel lontano orizzonte di mare
e di simbolo spento vulcano.

Di nuotare avevo paura per troppo dolore
ma dal ritrovato canto rapito il mio cuore
decise di navigare in quel mare d’amore.

© Vittorio Tatti

In punta di piedi

Vorrei avvicinarmi a te

quel tanto che basta

per sentire il tuo cuore

fissarti negli occhi

accarezzarti la mano

e rubarti un bacio.

E poi andarmene

prima di capire che forse

avresti voluto un altro

e non me.

In punta di piedi

mi allontano

anche se porto di te

il ricordo

nel mio cuore.

© Vittorio Tatti