Acrostico della notte

Nessun lamento proviene da me. Buio come la notte
Oscurerò i miei sogni di te. Leggero come un’ombra
Tremerò senza muovermi. Silenzioso come il mio pianto
Ti dedicherò ogni mio doloroso sospiro. Solo se il sogno
E la realtà si fonderanno in dolci pensieri potrò dirti: ti amo.

© Vittorio Tatti

Dormire, ma non dormire

Avete delle abitudini personali che impattano col dover vivere a certi ritmi, perennemente condizionati da orari, appuntamenti e interazioni sociali varie? Io ne ho una che, al di là dell’essere o meno misantropo, mi rende abbastanza rognosa la permanenza in posti abitati da altre persone. Che poi, a conti fatti, è una delle tante motivazioni a spingermi a voler vivere in un luogo isolato.

Sono mattiniero, molto mattiniero. Non mi alzo mai più tardi delle 6, nessun giorno della settimana: che sia feriale o festivo (Capodanno incluso), che debba andare in biblioteca, a fare la spesa o rimanere a casa, che sia andato a dormire più tardi del solito. Alle 6 inizio le mie attività quotidiane, sempre.
Avendo gatti in casa è assai probabile che alle 4 o alle 5 non si dorma più, ma garantisco che non esiste alcuna forza nell’universo che mi trattenga a letto dopo le 6; in quel caso sono io a svegliare i gatti, ammesso che si siano rimessi a dormire.
L’essere mattiniero si traduce con un progressivo esaurimento di forze prima di sera. Dipendesse da me il pomeriggio, che considero stressante oltre ogni limite, non esisterebbe. Se abitassi in un posto realmente isolato, privo di rumori, penso che alle 20 sarei già a letto.
Invece, a dispetto delle mie abitudini, sembra che tutto il resto del mondo non solo inizi le proprie attività più tardi, ma probabilmente ci saranno flebo di caffeina sempre pronte per avere energie da spendere anche oltre le 22 (pur dovendo andare a lavorare l’indomani mattina). Quindi, anche se volessi, non potrei anticipare l’ora del riposo. E sicuramente non voglio posticipare quella della sveglia.

Eppure sarebbe tutto più semplice e rilassante se potessimo iniziare le attività quando sorge il sole e cessarle quando tramonta; a una certa ora si chiude e spegne tutto e si torna a casa. Se poi uno vuole rimanere sveglio a oltranza sono fatti tuoi, ma non disturbi chi gli sta intorno.
A voi la parola.

Vittorio Tatti